Ciao amanti della buona tavola! 🍕
Oggi vi porto alla scoperta di uno dei tesori gastronomici più autentici del Basso Lazio: la Tiella di Gaeta. Non stiamo parlando di una semplice torta salata, ma di un vero e proprio simbolo della tradizione marinara pontina, un piatto che racconta storie di mare, di pescatori e di famiglie che da generazioni custodiscono gelosamente questa ricetta.
Una Storia che Profuma di Mare
Si tratta di una ricetta antica, che veniva preparata in casa e portata in mare dai pescatori, come pranzo durante le ore di lavoro e di pesca. Immaginate le mogli dei pescatori che all'alba impastano la farina, preparano il ripieno e infornano queste torte rustiche destinate a diventare il pasto dei loro mariti durante le lunghe giornate in mare.
Si tratta di un'impasto lievitato, simile al pane o alla pizza, che viene steso in due dischi poi farcito e infine cotto in forno. La genialità di questa preparazione stava nella sua praticità: un piatto completo, facile da trasportare e da mangiare anche con le mani, che non si rovinava con il movimento della barca.
Si narra addirittura che Ferdinando IV di Borbone (1751 – 1825) ne fosse un grande estimatore, anzi secondo alcuni ne fu proprio l'inventore. Che sia vero o no, la tiella di Gaeta è diventata nei secoli un simbolo della cucina pontina, tanto da essere riconosciuta come specialità tradizionale del Lazio.
La Ricetta della Tradizione
La tiella più classica è quella al polpo, ma esistono infinite varianti che utilizzano i prodotti del territorio. Oggi vi propongo la ricetta tradizionale.

Ingredienti (per 6-8 persone):
Per l'impasto:
500g di farina 00
300ml di acqua tiepida
10g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di sale
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 pizzico di zucchero
Per il ripieno classico al polpo:
1 polpo di circa 800g (già pulito)
400g di pomodori San Marzano
200g di olive di Gaeta denocciolate
1 mazzetto di prezzemolo fresco
3 spicchi d'aglio
1 peperoncino piccante
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
Sale e pepe q.b.
Per spennellare:
1 tuorlo d'uovo
2 cucchiai di latte
Preparazione:
1. L'impasto (il cuore della tiella)
Sciogliete il lievito nell'acqua tiepida con un pizzico di zucchero e lasciate riposare per 10 minuti. In una ciotola capiente, mescolate la farina con il sale, fate una fontana al centro e versate l'acqua con il lievito e l'olio. Impastate energicamente fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. Formate una palla, mettetela in una ciotola oleata, coprite con un panno umido e lasciate lievitare per 2 ore in un luogo tiepido.
2. La preparazione del polpo
Mentre l'impasto lievita, occupatevi del polpo. Lessatelo in acqua bollente salata per circa 45 minuti (deve risultare tenero). Scolatelo, lasciatelo raffreddare e tagliatelo a pezzetti di medie dimensioni.
3. Il ripieno
Fate soffriggere l'aglio tritato nell'olio, aggiungete i pomodori spezzettati e fate cuocere per 15 minuti. Unite il polpo, le olive, il prezzemolo tritato, sale, pepe e peperoncino. Mescolate bene e lasciate raffreddare completamente.
4. L'assemblaggio
Dividete l'impasto in due parti (una leggermente più grande dell'altra). Stendete la parte più grande in una teglia oleata di 30cm di diametro, facendola aderire bene ai bordi. Distribuite il ripieno uniformemente, poi ricoprite con la seconda sfoglia. Sigillate bene i bordi pizzicando la pasta e fate alcuni tagli sulla superficie.
5. La cottura finale
Spennellate la superficie con il tuorlo sbattuto nel latte. Sistema la tiella sul livello più basso del forno preriscaldato a 200 °C per circa 35 minuti. Sfornala quando sarà ben dorata. Lasciatela raffreddare completamente prima di servirla.

I Segreti delle Nonne
Durante le mie visite, ho raccolto alcuni preziosi consigli dalle signore del posto:
Il riposo è fondamentale: lasciala raffreddare per 6-8 ore, meglio ancora se per tutta la notte. La tiella va servita rigorosamente fredda o al massimo tiepida.
L'impasto giusto: Deve essere elastico ma non troppo sottile, per contenere bene il ripieno senza rompersi.
La cottura: Il forno deve essere ben caldo e la tiella va cotta nella parte bassa per avere la base croccante.
Il taglio: tagliala a spicchi come una pizza, ed è perfetta da mangiare con le mani.
Le Varianti del Territorio
La bellezza della tiella di Gaeta è la sua versatilità. Esistono però numerose varianti, tra cui ripieni di scarola, baccalà, cipolle, calamari, spinaci, e persino versioni vegetariane.
Tiella di scarola: Con scarola ricciolina, olive, capperi e acciughe
Tiella di baccalà: Con baccalà dissalato, pomodori e olive
Tiella di cipolle: Con cipolle bianche di Gaeta stufate dolcemente
Tiella "La Bersagliera": ripiena di succosi pomodori, mozzarella di bufala e olive di Gaeta
Quando e Come Gustarla
La tiella di Gaeta è perfetta per:
Pic-nic al mare: Proprio come facevano i pescatori
Cene informali: Tagliata a spicchi e servita con un buon vino bianco
Pranzi della domenica: Tradizione che resiste nelle famiglie gaetane
Aperitivi: In piccoli quadretti come stuzzichino

Il Vino Perfetto
Un Frascati Superiore DOCG o un Trebbiano del Lazio si sposano perfettamente con la tiella, esaltando i sapori del mare senza coprire la delicatezza del ripieno.
Consigli per la Conservazione
La tiella si conserva in frigorifero per 2-3 giorni, avvolta in pellicola trasparente. Non congelatela mai: perderebbe la sua consistenza caratteristica.
Un Pezzo di Storia nel Piatto
Ogni morso di tiella di Gaeta è un tuffo nella storia marinara del Basso Lazio. È il sapore delle tradizioni che resistono al tempo, delle ricette che passano di madre in figlia, delle domeniche in famiglia e dei pranzi consumati sotto il sole del Mediterraneo.
Buon appetito, e che il sapore della tradizione vi accompagni sempre! 🌊
Avete mai assaggiato la tiella di Gaeta? Qual è la vostra versione preferita? Raccontatemi le vostre esperienze culinarie con questo piatto della tradizione pontina! Inviate una mail a: